Venerdì 24 a Liberamente tante ragazze hanno raccontato le proprie esperienze e letto testimonianze: sono stati poi appesi dei bigliettini nel corridoio del padiglione nuovo. Sono frasi staccate, pensieri dolorosi, preghiere, invocazioni, auspici, frasi di rabbia e di rivendicazione. Ma tutti insieme formano un unico grido femminile… Vogliamo rispetto per il nostro corpo e per la nostra dignità.
Chiaravalloti Antonio
Docente