La classe 3A del nostro Liceo, nei giorni 5, 6 e 7 febbraio, accompagnata dalle docenti A.Benelli e E. Bertoni, ha fatto una esperienza incredibilmente formativa.
Insieme e sotto la guida di Libera il G(i)usto di viaggiare ci siamo recati a Palermo per visitare le esperienze virtuose che sono nate nei territori confiscati alle mafie e nei negozi che hanno detto NO al PIZZO.
Il nostro percorso inizia con l’autostrada di Capaci dove nel 1992 a seguito di un terribile attentato sono stati uccisi il Giudice Giovanni Falcone, la compagna Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, per poi raggiungere l’albero di Borsellino in Via d’Amelio, che commemora la seconda strage dello stesso anno: qui la guida Caterina ci ha fatto tremare di emozioni. Morire “di bombe” ha alimentato l’indignazione dei palermitani e l’inizio del recupero del senso di giustizia, di libertà, di bellezza e dignità.
Il quartiere della Kalsa dove sono nati i magistrati Falcone e Borsellino e il dialogo con le operatrici della nostra agenzia “Palma Nana” sono stati momenti indimenticabili.
La passeggiata culturale nel centro di Palermo, dopo il cruciverbone interattivo della nostra guida Alberto sui contenuti esposti durante l’emozionante visita ai mosaici della Cappella Palatina -la cui bellezza nasce dalla contaminazione arabo-normanna- è culminata tra i festosi vicoli del mercato di Ballarò dove “pane, panelle e crocché” e una classica arancina hanno deliziato i palati degli studenti.
Palermo, Pan Ormos, tutto porto è una città che da sempre accoglie; il suo golfo abbraccia tutti e questo la rende inclusiva, aperta e di una bellezza unica.
La cantina “Cento Passi”, situata nei territori confiscati al boss Giovanni Brusca, un sistema imprenditoriale di successo assieme al forno di “Cotti in fragranza”, imprenditoria virtuosa di alta qualità alimentare, creata assieme ai ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile di Palermo, ci hanno fatto sognare e hanno riacceso la speranza che un mondo diverso sia veramente possibile: basta impegnarsi tutti con passione verso il bene.
Con il monumento di Portella della Ginestra si è concluso un percorso che anche a detta dei nostri alunni ci ha profondamente segnato, responsabilizzandoci in tutte le scelte che facciamo, poiché ciascuno di noi può fare la differenza, senza retorica, ma attraverso gesti concreti.
Antonella Benelli e Elisa Bertoni
Benelli Antonella
Docente